Posted by Unknown on domenica, dicembre 22, 2013 | No comments
- I tassisti di Roma sono una strana razza. Proseguono tranquillamente come siluri quando vi vedono attraversare le striscie, consapevoli del fatto che cederete per primi e non oserete proseguire oltre, con loro. Al centro la considerazione di sé stessi aumenta e si ritengono divinità dell'Olimpo scese in terra per guidare taxi e incutere timore al pedone, il bifolco mortale. La stazione Termini è il loro regno e lì si scatenano, non provando alcuna pietà per nessuno, neanche per loro stessi, tentando di schiacciare chiunque si azzardi a passare tra un taxi e l'altro, pur essendoci una fila lunga fino all' Australia. Ma quando li incontri tutti insieme e chiedi come arrivare a una via, non ci pensano un secondo, nessuno di loro ha bisogno di tirare fuori l'iphone.
- E inizia lo spettacolo. Li osservi urlarsi contro in dieci, ognuno di loro supporta deciso la propria tesi con punti di riferimento di ogni tipo, sia un teatro, un cinema, un posto dove mangiare... Se le stanno dando verbalmente di santa ragione, dal primo all'ultimo! C'è n'è uno in particolare che è più convinto degli altri. Il suo tono è più sicuro mentre ti spiega la strada per arrivare, sembra che ci tenga davvero a farti raggiungere il posto giusto... Questo ti dà sicurezza. Gli dici l'unico posto che sai nelle vicinanze: "C'è un teatro, non lontano, vero?" "Si, si, bravo!" Decidi di fidarti, per una volta, di uno di "loro". E aveva ragione, la via è quella giusta. Ispirava fiducia; almeno uno di loro, oggi, mi ispira fiducia.
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